sabato 22 febbraio 2014

Maschi Vs Uomini.

Una vita in bilico tra il troppo e il poco. I paradossi della mia vita mi rimbalzano addosso come pugni in faccia, che l'assurdo e l'incredibile e il paranormale li ho superati già da un pezzo per fare i conti con l'incomprensibile. Per ogni porta che si chiude si apre uno scatolone dove metter a prendere polvere tutte le puttanate che ti tengono legata al passato..a meno che non si ricorra ad un accendino o all'immondizia..

Gli uomini sono tutti stupidi. Davvero.
Le categorie in cui cerchiamo di inserirli e catalogarli per non inciampare nell'ennesimo stronzo patentato, si riducono sempre e solo a due : quelli stronzi di natura, e quelli senza palle.
E Dio solo sa quale sia peggio! Tutti quei giri di parole...e quei tira e molla...Datemi una spranga di ferro o fatemi una lobotomia che il mio cervello è in esubero di stronzate!

Amare è troppo per alcuni, che riescono a voler bene solo a se stessi. I cambiamenti spaventano così tanto che a volte si finisce per perdersi nel trambusto delle cose che cambiano...e si perde la testa a volte. E la lucidità. Per definire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Per stabilire il limite oltre il quale non si può andare. L'amore è troppo per alcuni. Che non hanno il coraggio nemmeno di ammettere con loro stessi quanto piccoli siano alcuni sentimenti, che a gonfiarli con le parole si finisce per credere che siano veri.
Ma la sincerità degli occhi, quella non si può tradire...quando in certi occhi ci hai navigato per minuti che sembravano secoli, e li hai visti ridere, piangere, amare, perdersi.. e ci hai fatto l'amore solo guardandoci dentro...

Ti svegli un giorno e non sei più la stessa. L'espressione dura e quel fare orgoglioso..si coprono di una morbidezza che non ti è mai appartenuta...di una voglia di dare che non è mai stata così impetuosa...i cambiamenti ci travolgono, e qualcuno ne esce migliore...qualcuno invece rivela solo la parte peggiore di sé..

22 anni e credere sempre nelle favole. Che tutti i caffè del mondo ci rendono solo più nervose e non chiariscono certo questi atteggiamenti patologici che avete voi uomini. Patetici. Nella maggioranza dei casi. Lo spogliatoio della palestra diventa una seduta di gruppo, e quasi quasi provi invidia per la sessantenne appena uscita dalla doccia che sussurra con voce languida al telefono "non sono sola". E nausea, anche.
22 anni e un mare di "basta lo lascio" detti al vento, che se l'avessimo fatto davvero adesso forse saremmo tutte felici. Ma l'amore è così, darsi sempre una possibilità giurando che sia l'ultima, anche se non lo è mai. Ma forse un limite bisogna imporselo..quando realizzi quello di cui hai bisogno, adesso.

La verità è che migliaia di "sedute" di psicanalisi da quattro soldi dopo, chiamate perse e messaggi che non hanno risposta la conclusione è sempre la stessa: Gli uomini dovrebbero imparare a fare gli uomini, che a fare le donne ci pensiamo già noi. Toglietevi lo smalto, mettetevi i pantaloni e imparate che le palle non sono solo un accessorio!

Alle mie amiche.
A me.
E a tutte quelle che non smettono di crederci.



                                                                      V.






giovedì 6 febbraio 2014

Streamofconsciousness #Parte2

Ancora.
Non penso ad altro.
Di più. Perché di più è meglio.
La repulsione.La voglia.La pazzia.
Non riesco a trovare le parole.
Il presente.Il passato. Una gomma per cancellare.O una bacchetta magica.O una bottiglia di vino.
Musica jazz. Un due tre giro.Un sorriso che apre le porte a un mondo.
Che aspetto?
Si è stanchi abbastanza? Quando?
Silenzio.Ma non troppo. Parla piano, così mi avvicino.
Ma non andare oltre.Che poi piango.
Gira il mappamondo e punta il dito a caso. E prendimi per mano.
E spegni il cervello. E il cellulare. E la luce.
Che male c'è?
Appoggia la testa sul mio petto e ricominciamo da capo. Da un giorno a caso. Da un'ora a caso. Da un posto a caso.
Non più parole da interpretare.Solo occhi. Che ti ci perdi. E ritrovarsi.
Mica è peccato?
Ma poi cos'è il peccato?
Vorrei. O no. Chissà.
Un profumo.Che si tocca quasi.
Confondi i sensi.E le idee.
Lasciarsi andare. Verso quale direzione?
A quale sensazione?
Prova a chiedere quello che vuoi. O a prendere.
Ancora.
Non so altro.






lunedì 3 febbraio 2014

Streamofconsciousness

Io non lo so se questo è un segno divino, che tutta questa gente che mi circonda oscilla tra la follia e il paradosso. E non so se è il caso di dissociarmi da questa ondata di pazzi.
Forse qualcuno lassù cerca di indirizzarmi..ad aprire un centro di recupero, o a diventare una persona paziente, che quando hanno distribuito la pazienza io ero sicuramente impegnata a prendere a calci il distributore delle merendine che si imballa ogni volta che muoio di fame. 22 anni e una vita in analisi!
Ma non quella che credete voi, troppo facile pagare un medico per raccontargli tutte le cose assurde che mi accadono.. Analisi, intese come ore ed ore, ed ore a rimuginare..che se mi pagassero per farlo, sarei sicuramente miliardaria, che "Ciaociao Paris, compro te e tuo padre e tutti gli Hilton del mondo!"
E provo quasi invidia, o pena, non so definirlo questo sentimento profondo che nutro per quelle oche senza cervello che il massimo che riescono a fare è pensare al come "fare la troia con il mio uomo (vero o presunto)o con l'uomo di qualcun altra ma non ha importanza perché se ti incontro-e ti incontrerò prima o poi- ti spacco la faccia".
In questo stream of consciousness  di un lunedì mattina, che muoio di fame e non metto un grammo e tutti continuano a ripetermi quanto io sia magra cosa per cui avrei pagato tempo fa mentre ora non trovo le differenze tra me e un manico di scopa, riflettevo sul senso della vita, inteso come scelta tra quello che si è e quello che si vuole essere.
Io sono così, e vorrei essere diversa. Vorrei avere le tette più grandi per esempio, ma appena appena più grandi, e vorrei farmi piacere il rosa, perché questo fatto di detestarlo mi ha fatta sentire sempre donna per metà!!! E poi questa serietà che metto nelle cose, questa fedeltà alle persone manco fossi un cane, che poi tutti, e dico tutti, a partire dal fratello, al fidanzato, all'amica del cuore al barista affezionato al parrucchiere mani di forbici, non ci pensano su due a volte a mettertelo a quel servizio.Che dici "giusto una spuntatina" e loro pensano di  star potando una siepe!!! Che vai a pulire le sopracciglia dai peli superflui, e torni a casa come un trans di Borgata. Ma nulla di grave...
Insomma, più easy, più soft che qui si muore!

sabato 1 febbraio 2014

BlaBlaBla


La teoria dell "NON è MAI ABBASTANZA" di un sabato pomeriggio di febbraio. Che fuori il vento fischia contro la finestra e qui strani vizi prendono il sopravvento sulle buone abitudini, ma resisto.
La teoria del troppo poco ci devasta. Sempre alla ricerca di qualcosa di più. Ma ce la stiamo mettendo tutta! La sveglia all'alba per allenarsi, e l'ansia da prestazione, e i cazzotti in faccia che fanno male, cavolo se fanno male! La grinta e i "ce la puoi fare", le pacche sulla spalla e una compagna di vita sempre al mio fianco.
La felicità di mangiare senza mettere un grammo e la tristezza del "non riesco più a ingrassare."
I desideri di febbraio sono così semplici.
Respirare.
A pieni polmoni, con il freddo che penetra sotto il maglione morbido e provoca piccoli brividi lungo la schiena.
Ridere. Di gusto. Con le lacrime agli occhi e la mente leggera.
Imparare a cucinare. Che da oggi faccio dolci solo per me stessa. E mangiarli con le mani, e la bocca sporca di cioccolata e un thè caldo alla cannella.
E lasciarmi andare. A qualcuno che mi sposta i capelli dagli occhi. E che mi inviti a ballare, in una piazza deserta.
Staccare la spina. Letteralmente. Un po' di pace da questi whatsapp senza senso e queste telefonate prive di significato. Chiudere i ponti che portano a vicoli ciechi. Trovare il coraggio di dire cose mai dette. E fare cose mai fatte.
Ricominciare da Zero che non è mai tardi e...aspirare al meglio, che forse ci siamo accontentati già abbastanza!

                       


                                                                                xxx
                                                                                 V.