"Prendi un pezzo di legno grezzo. E con amore, modellalo. Scolpiscine i lati, levigalo con cura, proteggilo con amore.
Inizia da zero con me, come se fossi nata ieri e come se avessi un bel po' di cose da dimenticare.
Prendi i miei schiaffi e subito dopo abbracciami. Ascolta i miei silenzi più delle mie parole e guardami negli occhi, qualsiasi cosa tu voglia dirmi.
Tulipani. E' la risposta ad ogni domanda. Di ogni colore, dopo ogni litigio..perché mi fanno sorridere senza motivo...ed è quello che voglio. Adesso. E per il resto del tempo.
E voglio le mattine ricche di colazioni a letto, e biglietti sul cuscino e ritardi a lavoro. E voglio addirittura imparare a cucinare per te. E scottarmi le dita. Solo le dita però.
E voglio le sere piene di Sinatra e bottiglie di vino rosso. E voglio vedere più albe che tramonti, e sentirmi bella anche quando non lo sono, e guardarmi con i tuoi occhi e vederci me, e non quella che sembro.
E voglio un uomo che spenga il cellulare e invii lettere scritte a mano...perché io credo che esista ancora qualcuno in grado di scrivere con il cuore.
E qualcuno che faccia rumore e che non si faccia dimenticare nel silenzio.
E più fiori, e cene a letto alle 3 di notte o alle 4 del pomeriggio. E viaggi improvvisati, dall'altra parte del mondo, o dietro l'angolo. Con lo zaino sulle spalle e una macchina con 4 ruote. Il resto si vedrà poi..
Voglio l'essenziale. Il necessario. Il patetico. Basta che sia bello. E che sia vero."
All'uomo della mia vita. Chiunque egli sia.
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