venerdì 15 maggio 2015

E' nel buio che nascono le stelle, almeno così dicono!

Prendi un po' di sabbia in una mano e stringi forte il pugno..quanti granelli rimangono ?! 
Prendi un giorno di sole di maggio, e un fulmine a ciel sereno..a che serve l'ombrello se la pioggia che ti bagna il viso è vita-acqua-ossigeno-aria?!
Prendi quei biglietti aerei e fanne un falò o riempi la valigia e parti da solo, che tanto non hai più paura di niente se non di te stesso.
A piccole dosi, a piccoli passi...tutto quello che stiamo cercando ce l'abbiamo sotto la punta del naso. Ma forse continuiamo a cercare nel posto sbagliato. Nel modo sbagliato.
Raccolti i cocci e messi insieme i pezzi le crepe restano come ferite insanabili, ruvide. E le cose rotte non piacciono a nessuno, nemmeno a noi così bravi a ricomporre i pezzi che dimentichiamo com'era prima che tutto si frantumasse.
E questo confine labile fra giusto/sbagliato, orgoglio/impulso, pelle e voci e mani e occhi e bocche e messaggi da leggere tra le righe e finali e inizi ci hanno dato solo la spinta per volare più in alto..ancora una volta.

Le stelle hanno qualcosa di diverso stasera, che a fissare troppo il cielo mi viene un capogiro....[ricordi quella notte al mare, sulla terrazza di casa a tapparci la bocca per non farci sentire?!]

Il tempo è così misterioso, passa senza tener conto di nulla, egoista, superbo... e ti ritrovi in una notte di maggio a vedere nelle stelle il riflesso di un momento vissuto in qualche vita passata, quando eravamo troppo ingenui per aver paura di noi stessi e di cosa potesse travolgerci una volta messo piede nella confusione del mondo.

Abbi cura di te. Abbi cura di risplendere, sempre. 



                                                                              V.