mercoledì 1 ottobre 2014

Ottobre. #STAYSTRONG

Primo ottobre.
Calzini ai piedi e il vento tra i capelli.
Dieci passi avanti, e il doppio indietro..che quasi ci si dimentica come camminare diritti in questo viaggio verso chissà cosa.
"Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza" diceva qualcuno, in qualche epoca passata, ed ora queste parole si ripetono sbiadite  su un post-it attaccato al muro.
Perché ci vuole molto coraggio a guardarsi allo specchio ed ammettere che si è molto lontani dall'essere quello che si era immaginato da bambini- medico, pittrice, ballerina, insegnante, salumiera, astronauta- quando ogni giorno c'era da sentirsi grandi per poco e felici con poco.

All'alba di ottobre, quando astronauta non lo sono certo diventata e nemmeno ballerina -che riuscire a fare un passo di danza è più difficile che arrivare sulla luna- guardarsi allo specchio richiede più coraggio del solito. E di tutte queste scelte da fare, tra partire e restare, tra amare e lasciare andare, tra fare la guerra e perdonare...non resta che lanciare in aria una monetina, o meglio, lanciare all'aria tutto per inseguire un sogno sbiadito di cui vediamo a mala pena i contorni.

Primo ottobre.
L'odore di caffè al mattino resta una delle poche abitudini che ci siamo potuti concedere, qui, che pranzi e cene di famiglia si perdono tra i via vai di gente che poi stenta a tornare.
E quando "poco"  diventa "niente" bisogna fare una scelta.

Primo ottobre e qui non si sa bene cosa fare. Una vita che è un'eterna mezza stagione, nell'indecisione tra la giacca e il golfino, tra i collant e le gambe nude, tra l'essere figa e iniziare a vestirsi come una befana.
Questa voglia di bellezza e pace, e serenità e voglia di leggere un libro all'aperto, e spendere gli ultimi 5.00 euro che hai nel portafoglio per comprare un Vogue che diventerà un soprammobile...E restare la giornata a letto, a guardare un film che mi fa schifo ma che se lo vediamo insieme potrebbe anche iniziare a piacermi. E sporcarmi la faccia di cioccolata e smetterla con queste formalità, che la pizza ci piace mangiarla con le mani, guardando le luci della città che si riflettono sul golfo.
E questa voglia di tinteggiare le pareti, e di lucine, e di quadri che sono pezzi di vita e tutto questo rosa che attira la mia attenzione -che questa questione dell'odio il rosa anche se sono una femmina va chiarita una volta per tutte.-
E fare la valigia di corsa per non perdere il pullman, e non sapere bene quando ritornare, che a noi piacciono i viaggi di sola andata, perché poi, i motivi per tornare si contano su due dita...o forse meno.



     





                                                                                 V.



lunedì 19 maggio 2014

Chiedimi se...

Lunedì.
Metà maggio.
I mesi passano come fossero anni e a me sembra di aver vissuto dieci vite in una.
La parola d'ordine è equilibrio. Ne avevo, fino a quando non ho iniziato a fare senza pensare.
E' tutto un paradosso.

Quattro locali in 3 giorni, 5 ore di sonno, i san pietrini per terra e i sandali più scomodi del mondo. Chiedimi se sono felice, mentre il vento mi schiaffeggia la faccia, a 160 km/h sull'autostrada e le mie amiche che urlano ma io non le sento mentre mi godo il panorama. Chiedimi a che punto sono. Ora che tutto sembra chiaro, che le impressioni si confondono con la realtà delle cose, e le parole si mischiano a gesti incoerenti, e smettila di ballarmi addosso che prima o poi cedo!
Il postino bussa sempre due volte. Ed anche il fioraio a quanto pare.
Chiedimi cosa voglio. Mentre sono ferma nella folla che balla difronte a un palazzo magnifico nel cuore della Napoli perbene, con i vestiti sbagliati e le scarpe sbagliate al ritorno da un aperitivo sul mare.
Rientrare all'alba in punta di piedi, e scoprire di aver dimenticato le chiavi. E pranzare da sola, di domenica con un' insalatona e un bicchiere di vino, e godersi il silenzio.
Chiedimi se ho certezze. Ora, che di certezze non ne voglio, ma ho solo grandi, enormi e melodrammatici dubbi, che mi fanno sentire viva ogni volta che mi pongo una domanda su me stessa e su quello che mi capita intorno. E queste insicurezze che mi porto dietro, che un po' mi rendono più bella, e un po' più stupida, di fronte a qualcuno che ha un ego enorme e nemmeno un briciolo di umiltà.
Sembrare quello che non si è e fregarsene altamente. Per tutte le cose giuste che ho fatto, voglio fare altrettanti sbagli, rimuginarci sopra e parlarne per ore con la mia migliore amica, che mi anticipa le riflessioni, le soluzioni e mi spiega cose di me che io dimentico di sapere.

E' tutto così confuso. Gli obiettivi sono sempre gli stessi.. ma io faccio di tutto per sbagliare strada...e va bene così...che quasi ho voglia di buttarmici dentro questo caos, e assorbirne l'energia, e l'intensità..E' tutto così complicato che quasi mi sto abituando a vivere sul filo del rasoio...e a sentirmi viva.

Non ci sono limiti,se non siamo noi a porceli.


               


                          



                                                                                    V.



lunedì 12 maggio 2014

Leggero.

A cuor leggero. La libertà è una scoperta. Il coraggio una scelta. Prendi fiato, e poi inizia a correre. Dove vuoi arrivare?Quale direzione vuoi prendere??? I giorni si confondono, e i fine settimana sembrano eterne giostre dalle quali fai fatica a scendere. Le lenzuola sgualcite del lunedì mattina, e il ricordo nitido di un sorriso mozzafiato. La voglia di iniziare la giornata, un caffè ed è subito casa..ovunque io mi trovi! Le settimane fuori porta a studiare con le amiche e quelle chiacchiere sincere nel buio della notte che "domani dobbiamo alzarci presto ma parliamo ancora un po'!" Per ogni persona che se ne va ne incontri qualcuna che ti riempie il cuore, con così poco..
E basta vino,birra e pasti fuori orario che "questa è l'ultima volta" è diventata la scusa per giustificare tutti i miei sbagli. Ma quando un errore ti fa stare cosi bene, forse è solo l'inizio di una presa di coscienza...di una consapevolezza che hai raggiunto dopo tante guerre..
La pace è una scelta coraggiosa, consapevole, definitiva. E quando guardi fuori e vedi solo il sole vuol dire che non ti porti più nuvole dentro.. 
Sono la regina del frivolo oggi,ma senza superficialità....cogliere gli attimi senza aspettative, e assaporarne l'essenza..e quel profumo che mi fa uscire di testa..perché smettere proprio adesso?? 
Maggio, io ti sento proprio positivo, e bando alle ciance e agli oroscopi taroccati...questo mese voglio solo soddisfazioni, abiti leggeri che scivolano via facilmente, tramonti da guardare a cuore libero, bottiglie di vino rosso e amici con cui ridere rumorosamente. Un biglietto di solo andata verso una meta lontana, l'entusiasmo delle prime volte, o forse meglio le seconde..che sono volute, consapevoli, pensate.. Valigie da fare e disfare che sia per due giorni o per tutta la vita.. osservare il mondo che si muove..e muoversi con lui...al ritmo di musica...e non importa il dove e il quando,basta che si balli tutta la notte senza inibizioni, e abbracciare la gente che si conosce appena e sentirne il calore..
È maggio e sono serena...
La felicità é una conquista. Vai a prendere la tua!


V.

domenica 27 aprile 2014

Adesso.

Chiudi gli occhi.
Cosa senti?
Un profumo che sa di buono. E mani che non danno fastidio mentre ti toccano i capelli.

Rettifico.
Tutto. Senza rimpianti. Il tempo è padrone di segreti inconfessabili. Ma poi, domani, tra qualche mese o tra qualche anno nemmeno vorremo più saperla la verità.

Ti svegli un giorno e non pensi più a dove vorresti essere ma a dove sei! E le mancanze trovano un posto marginale nel rumore e nella confusione di una notte lunghissima.
Il respiro torna regolare. I desideri prendono direzioni nuove. Le promesse di un momento fine a se stesso.

Il sole in faccia e una calma che non ricordavo. Un vestito leggero e la mente libera da ogni pensiero. Le amicizie di sempre che ti riempiono il cuore, e le risate di chi non ha più nulla da perdere.
E giorno e notte si confondono in questo disordine che sa solo di cose volute. Senza aspettative. Adesso.
E lasciamo che parlino...
                                           
                                                                       V.





lunedì 31 marzo 2014

Il lunedì, e i "cosa vuoi tra 10 anni, o forse tra una settimana, o tra un mese?!"

"Prendi un pezzo di legno grezzo. E con amore, modellalo. Scolpiscine i lati, levigalo con cura, proteggilo con amore.
Inizia da zero con me, come se fossi nata ieri e come se avessi un bel po' di cose da dimenticare. 

Prendi i miei schiaffi e subito dopo abbracciami. Ascolta i miei silenzi più delle mie parole e guardami negli occhi, qualsiasi cosa tu voglia dirmi.

Tulipani. E' la risposta ad ogni domanda. Di ogni colore, dopo ogni litigio..perché mi fanno sorridere senza motivo...ed è quello che voglio. Adesso. E per il resto del tempo.

E voglio le mattine ricche di colazioni a letto, e biglietti sul cuscino e ritardi a lavoro. E voglio addirittura imparare a cucinare per te. E scottarmi le dita. Solo le dita però.

 E voglio le sere piene di Sinatra e bottiglie di vino rosso. E voglio vedere più albe che tramonti, e sentirmi bella anche quando non lo sono, e guardarmi con i tuoi occhi e vederci me, e non quella che sembro.

E voglio un uomo che spenga il cellulare e invii lettere scritte a mano...perché io credo che esista ancora qualcuno in grado di scrivere con il cuore.

E qualcuno che faccia rumore e che non si faccia dimenticare nel silenzio. 
E più fiori, e cene a letto alle 3 di notte o alle 4 del pomeriggio. E viaggi improvvisati, dall'altra parte del mondo, o dietro l'angolo. Con lo zaino sulle spalle e una macchina con 4 ruote. Il resto si vedrà poi..
Voglio l'essenziale. Il necessario. Il patetico. Basta che sia bello. E che sia vero."



All'uomo della mia vita. Chiunque egli sia.






                   

                           
                   
      


                                                                                  V.

mercoledì 26 marzo 2014

Per me solo fiori questa primavera!

Il mercoledì mattina che sembra lunedì, e un po' di confusione. Mi scoppia la testa ma sento odore di caffè!

Accanto al letto, tra i vestiti, il caricabatterie e libri mai aperti, un paio di scarpe che profuma di nuovo.E di cuoio.
E una lista compilata a metà di cose da non dimenticare, che qualcuna bisognerebbe imprimersela sulla pelle..e prima o poi troverò il coraggio!! E i desideri di metà settimana, come un chiodo di pelle, che sembri cucito addosso, e un vestito bianco che scivoli sulla pelle e faccia tanto aperitivo-cena-dopocena-alba e che sia adatto un po' ad ogni evenienza! E una clutch coloratissima da abbinare alla gonna verde acqua con peplo che ho adocchiato e che mi è già entrata nel cuore. E un paio di sandali rasoterra che luccichino e mi facciano brillare dall'alto del mio metro e qualcosa! E un po' di giallo, un po' tanto giallo..che spicchi sulla prima abbronzatura e che si confonda col colore del sole.
E via gli orologi, e i cellulari, senza fretta, senza tempo. Chiudi gli occhi senti il mare. E la musica. Per me un caffè, o un prosecco o un gelato, e giuro che questa volta smetto!
Dammi un bacio, e ancora un altro.. mi piace, forse, o no?! Dammi tempo, e spazio..

Occhi negli occhi, l'avevi considerata questa possibilità?! Che farsene delle parole quando esistono i fatti! Finché c'è bocca c'è aria, e mani, e profumo. E invitami a ballare invece di stare lì impalato! E respirare a pieni polmoni. E correre senza meta, finché ci pare, e fermarci, per poi ricominciare...


Il mercoledì, col ghiaccio sulla gamba e il caffè endovena. Ma non ci ferma nulla, se la primavera la sentiamo dentro...

                                                                        xxx
                                                                         V.







                           
    


martedì 11 marzo 2014

L'hai mai fatto?

Hai mai chiuso gli occhi e sentito il vento della notte accarezzarti il viso?
Hai mai detto qualcosa a qualcuno, sentendo il cuore uscire fuori dal petto?
Hai mai ripreso a respirare dopo qualche istante di apnea di fronte alla meraviglia della luna che si riflette nel mare?! Alle prime luci dell 'alba, quando non è più notte e non è ancora mattina, e ti gira un po' la testa e il freddo sotto il cappotto è quasi piacevole...
Hai mai baciato qualcuno per gioco?! Per poi scoprire che lasciarsi andare non è mai stato più semplice di così...
Hai mai provato a guardare il bicchiere mezzo pieno? E a riempirlo ancora un po'?
Hai mai detto "Ciao" con la convinzione di andare via, e non tornare indietro?

La settimana inizia così, con un po' d'influenza e di ore di sonno arretrate, il trucco a panda e la musica che risuona nella mente.
 Che giorno è oggi?
Il tempo di aprire gli occhi sul mondo e realizzare che hai ancora un conto in sospeso. E a me piace saldarli i conti, il prima possibile.Le parole scorrono come fiumi in piena, veloci, pensate, come quando non si ha più nulla da perdere..come quando sai che nell'errore troverai la soluzione.
E' tutta una questione di equilibrio.
Di angolazioni.
Di punti di vista e prospettive verso cui guardare.
E poi c'è l'ovvio, che nella sua banalità sembra prima impossibile ma poi così fottutamente evidente!
L'assurdo inizia a prendere la forma di qualcosa di comprensibile, poco a poco...e un po' ti senti stupida, un po' senti di essere arrivata al traguardo, quello da cui ripartire.

Hai mai vissuto di prime volte?
Di parole a caso, dette a persone a caso.
Di sorrisi scambiati ad un incrocio.
Di addii sentiti quasi come liberazioni.
Di liste scritte su un foglio in una sera un po' alcolica, con i capelli bagnati e le gambe incrociate. E spuntare le voci, una alla volta.
Di messaggi maliziosi, che restano parole ma che fanno sorridere.
Di letti in cui svegliarsi in posti mai visti prima, con persone che ti entrano facilmente nel cuore.
Di amiche per una sera, o per tutta la vita.
Hai mai vissuto solo per te stessa? L'hai mai fatto?

....Il martedì, e i postumi di un week end durato forse mesi...
    E Va bene così.

                     
                          


                       

                             

                   




                                                                       V.

sabato 22 febbraio 2014

Maschi Vs Uomini.

Una vita in bilico tra il troppo e il poco. I paradossi della mia vita mi rimbalzano addosso come pugni in faccia, che l'assurdo e l'incredibile e il paranormale li ho superati già da un pezzo per fare i conti con l'incomprensibile. Per ogni porta che si chiude si apre uno scatolone dove metter a prendere polvere tutte le puttanate che ti tengono legata al passato..a meno che non si ricorra ad un accendino o all'immondizia..

Gli uomini sono tutti stupidi. Davvero.
Le categorie in cui cerchiamo di inserirli e catalogarli per non inciampare nell'ennesimo stronzo patentato, si riducono sempre e solo a due : quelli stronzi di natura, e quelli senza palle.
E Dio solo sa quale sia peggio! Tutti quei giri di parole...e quei tira e molla...Datemi una spranga di ferro o fatemi una lobotomia che il mio cervello è in esubero di stronzate!

Amare è troppo per alcuni, che riescono a voler bene solo a se stessi. I cambiamenti spaventano così tanto che a volte si finisce per perdersi nel trambusto delle cose che cambiano...e si perde la testa a volte. E la lucidità. Per definire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Per stabilire il limite oltre il quale non si può andare. L'amore è troppo per alcuni. Che non hanno il coraggio nemmeno di ammettere con loro stessi quanto piccoli siano alcuni sentimenti, che a gonfiarli con le parole si finisce per credere che siano veri.
Ma la sincerità degli occhi, quella non si può tradire...quando in certi occhi ci hai navigato per minuti che sembravano secoli, e li hai visti ridere, piangere, amare, perdersi.. e ci hai fatto l'amore solo guardandoci dentro...

Ti svegli un giorno e non sei più la stessa. L'espressione dura e quel fare orgoglioso..si coprono di una morbidezza che non ti è mai appartenuta...di una voglia di dare che non è mai stata così impetuosa...i cambiamenti ci travolgono, e qualcuno ne esce migliore...qualcuno invece rivela solo la parte peggiore di sé..

22 anni e credere sempre nelle favole. Che tutti i caffè del mondo ci rendono solo più nervose e non chiariscono certo questi atteggiamenti patologici che avete voi uomini. Patetici. Nella maggioranza dei casi. Lo spogliatoio della palestra diventa una seduta di gruppo, e quasi quasi provi invidia per la sessantenne appena uscita dalla doccia che sussurra con voce languida al telefono "non sono sola". E nausea, anche.
22 anni e un mare di "basta lo lascio" detti al vento, che se l'avessimo fatto davvero adesso forse saremmo tutte felici. Ma l'amore è così, darsi sempre una possibilità giurando che sia l'ultima, anche se non lo è mai. Ma forse un limite bisogna imporselo..quando realizzi quello di cui hai bisogno, adesso.

La verità è che migliaia di "sedute" di psicanalisi da quattro soldi dopo, chiamate perse e messaggi che non hanno risposta la conclusione è sempre la stessa: Gli uomini dovrebbero imparare a fare gli uomini, che a fare le donne ci pensiamo già noi. Toglietevi lo smalto, mettetevi i pantaloni e imparate che le palle non sono solo un accessorio!

Alle mie amiche.
A me.
E a tutte quelle che non smettono di crederci.



                                                                      V.






giovedì 6 febbraio 2014

Streamofconsciousness #Parte2

Ancora.
Non penso ad altro.
Di più. Perché di più è meglio.
La repulsione.La voglia.La pazzia.
Non riesco a trovare le parole.
Il presente.Il passato. Una gomma per cancellare.O una bacchetta magica.O una bottiglia di vino.
Musica jazz. Un due tre giro.Un sorriso che apre le porte a un mondo.
Che aspetto?
Si è stanchi abbastanza? Quando?
Silenzio.Ma non troppo. Parla piano, così mi avvicino.
Ma non andare oltre.Che poi piango.
Gira il mappamondo e punta il dito a caso. E prendimi per mano.
E spegni il cervello. E il cellulare. E la luce.
Che male c'è?
Appoggia la testa sul mio petto e ricominciamo da capo. Da un giorno a caso. Da un'ora a caso. Da un posto a caso.
Non più parole da interpretare.Solo occhi. Che ti ci perdi. E ritrovarsi.
Mica è peccato?
Ma poi cos'è il peccato?
Vorrei. O no. Chissà.
Un profumo.Che si tocca quasi.
Confondi i sensi.E le idee.
Lasciarsi andare. Verso quale direzione?
A quale sensazione?
Prova a chiedere quello che vuoi. O a prendere.
Ancora.
Non so altro.






lunedì 3 febbraio 2014

Streamofconsciousness

Io non lo so se questo è un segno divino, che tutta questa gente che mi circonda oscilla tra la follia e il paradosso. E non so se è il caso di dissociarmi da questa ondata di pazzi.
Forse qualcuno lassù cerca di indirizzarmi..ad aprire un centro di recupero, o a diventare una persona paziente, che quando hanno distribuito la pazienza io ero sicuramente impegnata a prendere a calci il distributore delle merendine che si imballa ogni volta che muoio di fame. 22 anni e una vita in analisi!
Ma non quella che credete voi, troppo facile pagare un medico per raccontargli tutte le cose assurde che mi accadono.. Analisi, intese come ore ed ore, ed ore a rimuginare..che se mi pagassero per farlo, sarei sicuramente miliardaria, che "Ciaociao Paris, compro te e tuo padre e tutti gli Hilton del mondo!"
E provo quasi invidia, o pena, non so definirlo questo sentimento profondo che nutro per quelle oche senza cervello che il massimo che riescono a fare è pensare al come "fare la troia con il mio uomo (vero o presunto)o con l'uomo di qualcun altra ma non ha importanza perché se ti incontro-e ti incontrerò prima o poi- ti spacco la faccia".
In questo stream of consciousness  di un lunedì mattina, che muoio di fame e non metto un grammo e tutti continuano a ripetermi quanto io sia magra cosa per cui avrei pagato tempo fa mentre ora non trovo le differenze tra me e un manico di scopa, riflettevo sul senso della vita, inteso come scelta tra quello che si è e quello che si vuole essere.
Io sono così, e vorrei essere diversa. Vorrei avere le tette più grandi per esempio, ma appena appena più grandi, e vorrei farmi piacere il rosa, perché questo fatto di detestarlo mi ha fatta sentire sempre donna per metà!!! E poi questa serietà che metto nelle cose, questa fedeltà alle persone manco fossi un cane, che poi tutti, e dico tutti, a partire dal fratello, al fidanzato, all'amica del cuore al barista affezionato al parrucchiere mani di forbici, non ci pensano su due a volte a mettertelo a quel servizio.Che dici "giusto una spuntatina" e loro pensano di  star potando una siepe!!! Che vai a pulire le sopracciglia dai peli superflui, e torni a casa come un trans di Borgata. Ma nulla di grave...
Insomma, più easy, più soft che qui si muore!

sabato 1 febbraio 2014

BlaBlaBla


La teoria dell "NON è MAI ABBASTANZA" di un sabato pomeriggio di febbraio. Che fuori il vento fischia contro la finestra e qui strani vizi prendono il sopravvento sulle buone abitudini, ma resisto.
La teoria del troppo poco ci devasta. Sempre alla ricerca di qualcosa di più. Ma ce la stiamo mettendo tutta! La sveglia all'alba per allenarsi, e l'ansia da prestazione, e i cazzotti in faccia che fanno male, cavolo se fanno male! La grinta e i "ce la puoi fare", le pacche sulla spalla e una compagna di vita sempre al mio fianco.
La felicità di mangiare senza mettere un grammo e la tristezza del "non riesco più a ingrassare."
I desideri di febbraio sono così semplici.
Respirare.
A pieni polmoni, con il freddo che penetra sotto il maglione morbido e provoca piccoli brividi lungo la schiena.
Ridere. Di gusto. Con le lacrime agli occhi e la mente leggera.
Imparare a cucinare. Che da oggi faccio dolci solo per me stessa. E mangiarli con le mani, e la bocca sporca di cioccolata e un thè caldo alla cannella.
E lasciarmi andare. A qualcuno che mi sposta i capelli dagli occhi. E che mi inviti a ballare, in una piazza deserta.
Staccare la spina. Letteralmente. Un po' di pace da questi whatsapp senza senso e queste telefonate prive di significato. Chiudere i ponti che portano a vicoli ciechi. Trovare il coraggio di dire cose mai dette. E fare cose mai fatte.
Ricominciare da Zero che non è mai tardi e...aspirare al meglio, che forse ci siamo accontentati già abbastanza!

                       


                                                                                xxx
                                                                                 V.